La trama è tra le più bizzarre. Il cadavere del Generale Tito si aggira per l'Europa dopo esser stato consegnato a due fumettisti svedesi, mentre le bombe Nato illuminano i cieli della ex-Jugoslavia. Tito è ibernato in un frigorifero ed è trattato come una vera e propria mascotte. Max Andersson e Lars Sjunnesson hanno realizzato un libro culto, dallo stile underground, lavorato come fosse un surreale diario di viaggio che cerca di esplorare il subconscio collettivo dei Balcani. Gli autori sono protagonisti della loro opera e dopo varie avventure capiranno alla fine del libro di aver subito importanti cambiamenti. Molti considerano quest'opera un road-comics ideale per chi ama l'ironia pop e vuole riflettere su un evento che ancora scuote la coscienza dei civili.
Bryan Talbot, uno dei protagonisti assoluti del fumetto britannico degli ultimi venticinque anni, ha raccolto in questo volume le sue storie degli esordi, apparse nella seconda metà degli anni Settanta sulla pubblicazione underground Brainstorm. Un raro documento d'epoca e la testimonianza degli inizi di un percorso che ha portato a capolavori come Le avventure di Luther Arkwright, La storia del topo cattivo, Cuore dell'Impero e Alice in Sunderland... Ma oltre a scoprire la sua profonda ispirazione psichedelica, il lettore troverà in queste pagine le radici di tutta l'opera successiva di Talbot...
Brandelli è qualcosa di più di una semplice raccolta di storie di Altan. Comma 22 presenta un Altan d'annata graffiante e provocatorio, che lascia già presagire i suoi capolavori successivi. Chi non ricorda Forza Poldo, Da Maracaibo, Hercule, Sandokan, Confetto, Viva la mamma, Trame segrete? Opere che conservano tutta la freschezza degli esordi, hanno già il tratto distintivo del maestro, la sua ironia caustica che ha reso celebri personaggi come Cipputi, Colombo e Franz. Un Altan da intenditori, ma anche per chi si accosta per la prima volta all'opera del genio. Imperdibile!
Case abitate che sembrano uscite dalla fantasia dei bambini, mentre sono il prodotto del genio di architetti contemporanei in tutto il mondo. Un excursus di architettura contemporanea ironico, divertente, coloratissimo e affatto superficiale. Perché la realtà non è un limite alla fantasia, ma una risorsa.
Larousse definisce Un certo Daneri "Intelligente, immaginativo, rigorosamente angosciante". Con Daneri ha inizio anche la magnifica collaborazione tra Alberto Breccia e Carlos Trillo, che dà vita, fin da questo suo primo capitolo, a otto storie suggestive, dal forte sapore struggente.
Un'Argentina, quella ritratta da Breccia, cupa e decadente, nei suoi vicoli cupi e nei locali di terz'ordine. Nel volto segnato di Daneri, nelle pieghe delle sue espressioni segnate da una stanchezza eterna e immutabile.
Morbido, torbido, avvolgente e trascinante come un moto che si propaga infinito sulla ciccia, in un trionfo di tremori. Ciccia è la storia di un'ossessione - quella per le bianche e avvolgenti carni di Tina, modella improvvisata di un esile artista che vuole ritrarre l'erotismo del brutto. Con i suoi canini famelici, i suoi brufoli adolescenziali Tina è l'animale raro e prezioso che porterà il protagonista a scoprire ed esplorare le insondabili profondità di un eros che si perde nelle infinite pieghe tremule della calda, avvolgente Ciccia. Opera del pluripremiato Dave Cooper, Ciccia vanta un'introduzione di Cronenberg che è prima di tutto un omaggio doveroso a Tina e alle sue grazie.
Dalla mente di Steve Niles, creatore di 30 giorni di notte, e dalla mano della nuova star
Brandon Chng, una saga intensa che esplora il confine tra azione e intenzione. Il mondo come lo conosciamo è finito, consumato da guerre di religione. Dalla morte delle ideologie e delle fedi è nato un nuovo ordinamento in cui la religione e il libero pensiero sono stati banditi. Ma in un futuro in cui la polizia si occuperà dei crimini della mente c'è ancora spazio per piedipiatti come Philip Khrome? Una serie di delitti in città gli darà modo di rispolverare i vecchi metodi ma lo porterà anche a chiedersi dove collocare i confini della realtà? Perché Philip Khrome è un sognatore e vorrebbe rivedere l'immaginazione trionfare nella tetra società che ci aspetta...
Victor Graze odiava Big Seattle. Odiava la sua pioggia rancida, la sua stupida torre a forma di fungo e anche tutto il resto. Dopo la tragedia aveva deciso di allontanarsi per sempre, anche se la protesi di adamantio liquido che sostituisce il suo avambraccio sinistro sta lì a ricordargliela giorno dopo giorno, notte dopo notte con i suoi incubi.
Anche quando decide di allontanarsi, la città rancida lo richiama a sé: suo fratello Leonard è morto e il cadavere è sparito dall'obitorio. Leonard era un'artista: tele aggredite dai colori, cornici chiodate, dorate, di legno, di metallo, tubetti, barattoli, pennelli, foto… tante foto in un caos infinito in cui cercare una traccia, un indizio che riporti alla vita – e alla morte – di Leonard. Ed ecco che i ricordi di Victor Graze si risvegliano, rimossi dall'interno e dall'esterno, sepolti nel ghiaccio dei sentimenti. E Victor deve tornare dolorosamente a ricordare la propria vita, a proseguirla da dove l'aveva lasciata fronteggiando orrori e verità che aveva dimenticato…
Torna l'autore della saga de La leggenda delle nubi scarlatte in coppia con Otto Gabos, uno dei nomi più noti del graphic novel italiano, qui in veste di sceneggiatore. La riscoperta di Cold Graze, esaurito da ormai dieci anni, porta in luce una fantascienza crepuscolare, poetica, tinta di magia…
L'editore americano Dark Horse ha raccolto in sette volumi tutte le storie e le immagini prodotte da Paul Chadwick con protagonista il suo gigante di cemento: Concrete. Comma 22 se n'è aggiudicata i diritti per l'edizione italiana che rispetterà per filo e per segno quella americana. L'unica variante sarà nella successione d'uscita dei volumi, che privilegerà le avventure non ancora uscite in Italia, a cominciare da questa Fragile Creatura, rimasta a metà per la sospensione del precedente editore. I volumi, che sono completati da storie brevi e illustrazioni secondo un principio di continuità nelle vicende del colosso Concrete, manterranno anche la numerazione originaria, senza alterare il modo in cui li ha progettati Paul Chadwick.
Nel gigantesco e maldestro corpo di Concrete si nasconde la mente di un essere umano trasferita dall'esperimento di visitatori alieni. Le sue sono le storie di un supereroe al contrario, che vive la propria forza come un handicap. Nell'avventura principale di questo volume, uscita in origine in quattro albi di 32 pagine, Concrete viene scritturato per la lavorazione di un film di fantascienza: la sua forza sovrumana potrà risolvere molti problemi ed effetti speciali che altrimenti sarebbero costati centinaia di migliaia di dollari. Ma Concrete, che nelle sue forme rocciose nasconde la sensibilità di un ragazzo ferito dalla vita, scoprirà che dietro le scene di un film si nasconde un mondo di apparenze, ego sconfinati e di complicazioni che non avrebbe mai immaginato…