INGUINE MAH! 2008

L'immagine è puramente illustrativa, la descrizione dettagliata, qualora si renda necessaria verrà fornita al momento dell'ordine.
La rivista Inguine si trasforma confermandosi una presenza insostituibile nell'ambito del fumetto che coniuga impegno sociale e qualità grafiche. Eccola quindi in versione almanacco, con un contenuto di storie e autori da tutto il mondo, tra cui gli italiani Paolo Parisi, Paper Resistance, Squaz, Maicol, Gianluca Costantini… All'interno del volume storie inedite di Danijel Zezelj e Raul Cava e soprattutto l'attesa ristampa di "SuperMaso Attitude", la provocatoria storia di Paolo Bacilieri sulla vicenda di Pietro Maso edita negli anni Novanta su un albo ormai introvabile.
INGUINE MAH! 2009

L'immagine è puramente illustrativa, la descrizione dettagliata, qualora si renda necessaria verrà fornita al momento dell'ordine.
Inguine continua indagare in un formato ancora più ricco gli ampi margini di crescita e innovazione del fumetto underground. Un territorio che si muove al confine tra l'attivismo visivo, l'arte contemporanea, l'illustrazione, il racconto illustrato.
In questo volume compaiono autori assolutamente imperdibili come Dash Shaw, classe '83, o l'austriaca Ulli Lust che racconta in modo lieve e attento la trasformazione dell'ex DDR. L'indagine delle città continua, e occupa la sezione delle storie realizzate dagli autori italiani: raccontano di città invisibili, cancellate non solo dalla memoria, ma anche dalla geografia e dalle mappe di pensiero. Sono poi presenti nomi ormai di culto come Max Andersson, John Porcellino e molti altri disegnatori internazionali che fanno parte del folto gruppo della collettività che non cede alla banalità visiva, al chiacchiericcio televisivo, ma che continua a stordire gli occhi con storie ambigue e inquiete. La logica razionale non conduce il filo narrativo delle storie che provengono dai Balcani: yes tratta di immaginario che si nutre piuttosto di nonsense e ironia punk, elementi che ritroviamo presenti nel lavoro del nordico Matti Hagelberg.
Un progetto speciale, curato da Giuseppe Palumbo e Daniele Brolli, è dedicato a Nessuno Tocchi Caino: le matite di alcuni tra i migliori autori di fumetto italiani trattano il tema della pena di morte portando avanti una denuncia alla barbarie umana senza facile retorica.